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venerdì 2 dicembre 2011

SHERWOOD MAXIMUS SRB7600

La scelta ideale per i subacquei avanzati e per i professionisti, per chi si immerge in grotte o relitti.






Il Maximus è un erogatore estremamente compatto e comfortevole, grande solo nelle prestazioni.
Eccezionale per ogni condizione ambientale:
  • Primo Stadio unico e coperto da brevetto Sherwood Scuba
  • Un Secondo Stadio con una forma piccola ed idrodinamica per ridurre l’affaticamento della mandibola
  • Due uscite preferenziali di bassa pressione dotate di sistema booster per una respirazione sempre facile e senza sforzo
  • Cinque uscite di bassa pressione per poter configurare correttamente il vostro equipaggiamento
  • Design con passaggio della frusta di bassa pressione sotto il braccio per ridurre gli ingombri ed aumentare l’idrodinamicità del subacqueo
  • Brevetto Sherwood Scuba sul Secondo Stadio con disegno a lamelle per direzionare l’aria durante la respirazione e rendere la respirazione sempre naturale in ogni condizione
  • Brevetto Sherwood Scuba sul Secondo Stadio con lamelle per umidificare l’aria: mai più respirazione innaturale e secchezza delle fauci a fine immersione!
  • Prestazioni altissime e personalizzabili in immersione grazie alla possibilità di agire su portata ed effetto venturi  

martedì 2 agosto 2011

Cochran - The only Dive Computer authorized to be taken aboard a U.S. Nuclear Submarine


Cochran - The only Dive Computer authorized to be 
taken aboard a U.S. Nuclear Submarine.

Cochran - The Only Dive Computers listed by NATO
and used in exercises.


Cochran - The world's only Low Magnetic Signature Dive Computer for Explosive Ordnance Disposal (EOD) use.




Cochran - When your Dive Computer 
ABSOLUTELY, POSITIVELY, MUST...!



venerdì 29 luglio 2011

venerdì 8 luglio 2011

Seahorse II Military by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

SEATEC SEAHORSE II MILITARY EDITION
distribuito da
GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment
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DISPONIBILE NELLE SEGUENTI MISURE:
SMALL - MEDIUM - LARGE
VERFICARE DISPONIBILITA' PRIMA DELL'ORDINE
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Giubbetto equilibratore militare. Versione all black come da dotazione NAVY SEALs. Un Jacket militare USA con costruzione doppio sacco in cordura 1000 USA. Un' imbracatura essenziale ed imbottita con anelli inox posizionati per favorire il trasporto di equipaggiamenti pesanti.
La configurazione normalmente adottata prevede anche bombole di fase ed una serie di accessori quali lampada e reel. Ovviamente ognuno è libero di configurare come crede il proprio equipaggiamento grazie alla presenza di 4 anelli a D in acciaio sull’imbrago.

La sacca posteriore è a “ferro di cavallo” in cordura e sacca interna in poliuretano.
La sacca non presenta elastici in quanto la filosofia costruttiva della SEATEC li ritiene inutili.

  • In caso di foratura della camera gli elastici causerebbero uno gonfiaggio rapido e conseguente perdita d’assetto
  • La movimentazione della massa di gas all’interno della camera non avrebbe piena libertà di movimento
La spinta di 18 Kg del Seahorse risponde alle esigenze di idrodinamicità e snellezza dell’insieme, aspetti prioritari nella configurazione dell'equipaggiamento.
Sempre di vitale importanza selezionare la giusta “pesata” per evitare di portarsi dietro kg in eccesso e ricorrere ad un impiego intensivo del jacket. Corretta pesata, corretto assetto sono fattori chiave per condurre immersioni sicure e confortevoli. 
  • Esterno in cordura 1000 con spalmatura all’interno
  • Camera d’aria in poliuretano a forte spessore
  • Cerniera superiore per facile ispezione della camera
  • Inflator made in USA a pistone estremamente potente
  • Niente scarico rapido nel corrugato per evitare possibili rotture da trazione
  • Scarico rapido montato a sx in basso verso il subacqueo
  • Rete drenaggio acqua nella parte bassa del SEAHORSE



Lo scarico rapido a trazione è posizionato sul lato sx in basso verso il subacqueo in modo da essere raggiungibile anche indossando un bibombola: la valvola è sempre a portata di mano e senza ostacoli.
A secco il SEATEC SEAHORSE si presenta in colorazione nera e con una struttura robusta e spartana. Il tutto nero viene vivacizzato dalla presenza del logo SEATEC sul fianco della sacca. Non dimentichiamo che SEATEC lavora come fornitore di materiale militare per la US NAVY e quindi la tendenza al tutto nero è consuetudine.  Il sacco esterno si asciuga rapidamente e si mantiene sempre molto flessibile grazie alla qualità dei materiali impiegati.
In immersione l’equilibrio è perfetto e la precisione dei comandi agevola le operazioni di controllo dell’assetto. La sensazione di libertà provata è notevole.
Con il bibombola il SEATEC SEAHORSE si mantiene aderente al subacqueo; con il monobombola la sacca tende ad “abbracciare” la bombola.
In entrambi i casi la sensazione è piacevolissima: sembra di essere appesi all’imbrago, senza trazioni e con un assetto in acqua che tende all’orizzontale favorendo tutte le fasi dell’immersione.
Un validissimo prodotto sia per l’approccio tecnico sia per il subacqueo che desidera grande libertà di movimento.

giovedì 7 luglio 2011

Computer Subacqueo COCHRAN EMC-20H - Trimix by GRAVITY ZERO

Computer Subacqueo COCHRAN EMC-20H in configurazione Trimix, Heliox.

Computer per immersioni tecniche.

Gestione brevettata del cambio gas in immersione con algoritmo avanzato direttamente derivato da studi della US NAVY.

Algoritmo Haldane modificato versione EMC-20H "Environmental Microbubble Consciousness 20 Halftime Tissue Compartments"

Ben 20 tessuti campionati (2.5 min a 635 min)

Operatività 130 metri di profondità.

Gestione di:

Aria, EANx, Trimix, Heliox

3 differenti FO2 nella stessa immersione

Il COCHRAN EMC-20H è il computer da immersione piu' semplice ed intuitivo da leggere sul mercato persino per un principiante. L'ergonomia d'uso e' stata uno dei criteri guida nella progettazione.

Tanto semplice da poter essere impiegato appena estratto dalla confezione:

cifre grandi e facili da leggere e interpretare;
allarmi acustici chari.

L'intelligenza artificiale del COCHRAN EMC-20H gestisce comunque ben altro.

Il COCHRAN EMC-20H ha un algoritmo autoadattante

al vostro personale stile d'immersione,
alle condizioni ambientali,
è facilmente programmabile per consentirvi un elevatissimo grado di personalizzazione.

Inoltre la capacità di memorizzazione dei dati è tanto elevata da rendere il Commander una sorta di "scatola nera" delle vostre immersioni.

Un campionamento dati immersione ad intervalli di 1 secondo rende il Commander una macchina unica per prestazioni.

Certificazione CE e ISO 9000 completano il quadro di questa fuoriserie dei computer da immersione.

Quick Cam Inox by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment



Fibbia fermabombola in acciaio inox nello spessore di 3 mm.
Se avete paura che la fibbia tradizionale in tecnopolimero possa essere soggetta a rottura allora la Quick Cam Inox fa al caso vostro.

martedì 5 luglio 2011

ADV Military Woodland by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

GZ ADV CAMO MILITARY EDITION
distribuito da
GRAVITY ZERO - Tactical & Military Gear
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DISPONIBILE NELLE SEGUENTI MISURE:
SMALL / MEDIUM e LARGE / XLARGE
VERIFICARE DISPONIBILITA' PRIMA DELL'ORDINE
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Giubbetto equilibratore militare. Versione all black . Un Jacket militare USA con costruzione doppio sacco in cordura 1000 . Un' imbracatura essenziale ed imbottita con anelli inox posizionati per favorire il trasporto di equipaggiamenti pesanti.

GZero ADV Military è un compensatore d'assetto specificamente disegnato per le misure di bombole europee (normalmente acciaio Faber).
Il GAV è concepito per eccedere le più rigide specifiche militari.
La spinta totale è di  200 N (secondo CE EN1809). GZero ADV Military è la soluzione per chi desidera una configurazione estremamente flessibile.
Non solo un prodotto per militari ma un jacket per tutti.
Una vestibilità eccezionale grazie alla costruzione doppia camera ed al design tridimensionale.
Cerniera d'ispezione della camera d'aria protetta.
Una culla di allocazione per montaggio veloce e facile.
Rinforzi in corrispondenza dell'attacco del corrugato e della valvola di scarico rapido.
Protezione sotto la cerniera.
Camera d'aria in PU 0.35 rinforzato .
Cordino spesso per agire sulla valvola di scarico.
Power inflator a pistone.
Esterno in Cordura DuPont 1000 con finitura Woodland con certificato d'origine.
Fastex da 50 mm e fascia tessile ad altissima resistenza.
Fascione ventrale regolabile.
Ampie tasche con chiusura velcro.
Quattro anelli a D inox da 50 mm posizionati strategicamente per poter agganciare tutto il necessario ma senza essere di impaccio in nessuna situazione.
Passanti per fruste di servizio.
Schienalino imbottito ad assorbimento acqua neutro.
Prodotto in due taglie: Small-Medium Large e Medium Large-Extra Large 



domenica 3 luglio 2011

Frameless Mask by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

Frameless Mask
Ampio campo visivo: 120°
Ridotto volume interno.
Assenza di telaio per una perfetta adattabilità a differenti profili facciali.
Cristallo temperato e silicone nero anallergico.






sabato 19 febbraio 2011

Sottomuta per stagna : polartec, thinsulate o .....?

Aspetti tecnici  e suggerimenti per l’abbigliamento a completamento della muta stagna

…Non vi meravigliate se la maglia intima e’ bagnata, significa che il vostro sottomuta non e’ traspirante e forse e’anche  troppo pesante; non date la colpa alla tenuta della muta, se la muta ha un’infiltrazione di acqua vedreste bagnato il sottomuta dall’esterno… non vi pare?...

Leggete il seguente articolo se questa affermazione vi incuriosisce.

Ogni subacqueo, nel suo iter di preparazione, arriva al punto di sentire la necessita’ dell’uso di un elemento importante della sua attrezzatura: la muta stagna.
Questo strumento tecnico, che permette di estendere la tanto amata attivita’ anche ai mesi invernali o in ambienti con acque fredde come grotte e laghi o permette ancora di affrontare impegni decompressivi importanti, è scelto con grande attenzione e perizia di particolari.

Ne abbiamo parlato piu’ volte, si va dalla scelta del materiale, neoprene o trilaminato, allo spessore, alla tipologia di cerniera. Non e’ su questo che mi vorrei dilungare perche’ argomento molto dibattuto e che lascia ognuno con la propria rispettabile opinione.

La stessa attenzione non si pone invece al tipo di abbigliamento tecnico da utilizzare al di sotto della vostra stagna.

Al contrario, se ci pensate bene, il ruolo del sottomuta e’ importantissimo, oltre a vestirvi prima dell’immersione, e’ l’unico elemento che vi separa dalla vostra muta e deve assolvere ad una serie di compiti piu’ o meno gravosi dai quali dipende la vostra sicurezza ed il piacere dell'immersione.

La scelta puo’sembrare banale e per molti rimane tale, relegando ad un acquisto di poco conto cio’che invece e’ complemento imprescindibile per massimizzare l’efficienza della vostra muta per la quale avete speso molti soldi.

La scelta del sottomuta e’ infatti legata a molteplici fattori che vanno dal materiale e spessore della vostra muta, alla temperatura dell’acqua, al tempo di immersione e non ultimo a cio’ che andate a fare in acqua. Ogni scelta inoltre e’ legata ad un fattore molto soggettivo che e’ il meccanismo di termoregolazione. Da questo una differente percezione del freddo da individuo ad individuo. Inutile dire che le caratteristiche di un sottomuta posso incidere sul comportamento idrostatico ed idrodinamico della vostra muta.

Cominciamo a dipanare la matassa elencando un po’ di qualita’ che un buon sottomuta dovrebbe avere.

Il sottomuta ideale oltre ad essere piacevole e comodo, non deve intralciare i movimenti, deve garantire benessere termico per tutta l’immersione, consentire la traspirazione, evitare accumulo di umidita’ tra le fibre e sulla pelle, essere funzionale e perche’ no anche esteticamente gradevole!

Mi comincia a sorgere un dubbio: la scelta del sottomuta ottimo e’ molto piu’ complessa di cio’ che si poteva pensare e probabilmente il sottomuta perfetto, per tutte le mute e tutte le condizioni climatiche e di lavoro fisico non esiste.

Passiamo ora a qualche considerazione tecnica che ci puo’ aiutare a capire di piu’ di questo indumento tecnico.

LA RESISTENZA TERMICA

Ogni attivita’ fisica richiede un aumento del metabolismo e parte dell’energia che bruciamo viene ceduta sotto forma di calore dai nostri muscoli.

Il nostro corpo emette costantemente calore, anche in condizioni di riposo assoluto. La quantità di calore ceduta aumenta con l’incremento dell’impegno muscolare. Ecco perche’ dicevo che la scelta del sottomuta dipende anche da cosa andate a fare in acqua. Una cosa e’ spostarsi dolcemente in pieno relax facendo qualche foto, altra cosa e’ contrastare la corrente o pinneggiare a pieno ritmo per coprire lunghe distanze o stare immobili mentre state saldando un tubo.

A corpo nudo, in equilibrio termico, la quantita’ di calore scambiato attraverso la pelle fa si che data una certa temperatura ambiente il corpo mantenga sempre la giusta temperatura di 36.5 gradi. C’e’ quindi sempre un salto termico tra ambiente e corpo. Il lavoro di termoregolazione consiste proprio nel dissipare la giusta energia, sotto forma di calore, affiche’ il corpo si mantenga alla temperatura naturale. Se ora cambio un qualunque parametro che interviene in questo equilibrio, come la temperatura ambiente, o aggiungo degli indumenti aumentando la resistenza termica che si oppone alla cessione di calore verso l’ambiente, l’equilibrio viene turbato ed il corpo deve affidarsi al meccanismo di termoregolazione. Uno dei metodi per far si che si possa smaltire piu’ calore attraverso la pelle e’ la sudorazione. Affidandosi al calore estratto per evaporazione di goccioline di acqua dalla pelle, il corpo riesce a smaltire molto piu’calore o a mantenere la termoregolazione in condizioni di alta temperatura ambiente. Il meccanismo di evaporazione interviene quasi subito, basta coprire parte della pelle con un tessuto non traspirante ed in quella zona vedrete dopo pochi minuti una aumento dell’umidita’ sulla pelle. Abbiamo inserito due elementi importanti: la resistenza termica e la sudorazione.

Ne consegue che bisogna scegliere bene la resistenza termica dei sottomuta per garantirsi comfort termico ma senza eccedere nell’eccessiva sudorazione.

Badate bene al fenomeno di evaporazione e condensa. Su mute di basso spessore o in trilaminato il salto termico tra l’aria contenuta dentro la muta e satura di vapore acqueo e l’ambiente esterno ( acqua ) e’ tale che a muta aperta vi sembrera’ di esservi allagati; in realta’ e’ solo condensa depositata sulle pareti interne della muta. Questo pero’ significa che dal punto di vista della traspirazione il sottomuta e l’intimo tecnico che indossate svolgono perfettamente il loro lavoro, infatti e’ fondamentale che l’umidita’ si allontani dalla pelle mantenendovi asciutti.

A questo servono i tessuti traspiranti.

Non vi meravigliate se la maglia intima e’ bagnata, significa che il vostro sottomuta non e’ traspirante e forse e’ troppo pesante; non date la colpa alla tenuta della muta, se la muta ha un’infiltrazione di acqua vedreste bagnato il sottomuta dall’esterno… non vi pare?

Passiamo ora a qualcosa di piu’ scientifico di queste semplici considerazioni.

La resistenza termica o isolamento termico si misura in Clothing o CLO.

1 CLO = 0.180 mq C/Kcal

Significa che: se attraverso una superficie di 0.180 metri quadri passa una caloria al secondo ed il salto termico sui due lati del tessuto e’ di un grado centigrado allora il tessuto ha un potere di isolamento pari a 1 CLO.

L’attività svolta e la ventilazione modificano le caratteristiche di isolamento dinamico del vestiario sulla base dei coefficienti di isolamento statico e dello spessore dello strato di aria prossimo al corpo. Un errato equilibrio tra evaporazione e condensa del vapore può creare pesanti disagi soprattutto nella fase di raffreddamento dopo attività intensa o prolungata.

Diamo ora alcuni esempi di CLO in funzione del tipo di vestiario.

Non dimentichiamo che tutto questo e’ molto generico e che il CLO dipende fortemente anche dal tipo di tessuto. I tessuti tecnici di ultima generazione possono avere valori di CLO tali da triplicare i valori di tessuti come lana o cotone risultando al contempo piu’ sottili e piu’ leggeri.


Questo rende chiaro che: non si puo’ parlare solo di temperatura dell’acqua per scegliere il grado di protezione di un sottomuta o peggio non esiste alcun legame scientifico tra il “peso” in gr su metro quadro e la resistenza termica offerta da quel tessuto.

Non fatevi abbindolare dal nomignolo inventato per indicare un particolare tessuto che vi garantisce protezioni eccezionali. Chiedete il CLO e vi accorgerete che molti non sanno nemmeno cosa e’.


martedì 18 gennaio 2011

La mia prima volta con GRAVITY ZERO di Luca Falamischia


Il nome GRAVITY ZERO mi scorse in una videata del pc nel 2008, dopo una ricerca “estenuante” per l’acquisto di una nuova muta in trilaminato. Dopo un periodo di valutazioni, proseguendo la mia tradizione sull’uso di una muta in trilaminato, la mia attenzione si è subito concentrata sul modello RANGER BLACK/RED Signature Edition in TLS 350, una muta di produzione italiana, dettaglio per me molto importante, e dal design avvincente.
Dopo l’inevitabile indagine sulle caratteristiche della muta con gli amici, ho subito contattato Fabrizio Pirrello e dopo vari scambi epistolari, mi ha colpito il cordiale rapporto personale che si è, subito, instaurato fra noi, e che va "oltre" l'usuale relazione di cortesia che si instaura tra fornitore e cliente, ed è prezioso, come tutte le cose che "non si possono comprare."...
Dopo aver verificato la mia taglia, sulla precisa tabella delle misure pubblicata sul sito www.gravityzero.it, ho subito inoltrato l’ordine e dopo un paio di giorni, è arrivata la nuova muta a casa... Da allora il mio positivo parere sulle mute GZ si è consolidato e rafforzato. Oggi, purtroppo, sono costretto a dover “abbandonare” la mia muta per una nuova. Io la uso 10 mesi su 12 ma, senza indugio, ho subito ricontattato Fabrizio Pirrello per avere una nuova GZ, questa volta nera, la RANGER BLACK, sempre in TLS 350. Come avvenuto la prima volta, sono rimasto entusiasmato dalla nuova muta... “squadra che vince non si cambia”.

La prova
Esteticamente, tutta nera, è molto bella, anche se fino all’ultimo ero incerto sulla scelta del colore, in listino c’è una gamma vastissima di colori. La vestizione pare subito facile e rapida, grazie al TLS 350, estremamente resistente ma leggero. Tutto è studiato nei minimi particolari e nei dettagli. Gli stivaletti in neoprene CNX da 2 mm e soletta in gomma antiscivolo, molto pratici e leggeri, avvolgono bene il piede rendendolo sensibile alla pinneggiata, naturalmente era disponibile anche la versione con calzare morbido in neoprene, per utilizzare i differenti modelli di calzari o scarpe tecniche.
Esternamente, nelle parti più esposte ad usura sono presenti robusti inserti in Cordura: posteriormente sulla seduta ed anterioriormente sulle ginocchia, mentre una sorta di “mantella” si estende dal torace fino alle spalle.
Il confezionamento della muta è davvero impeccabile, prova ne sono le lavorazioni interne rifinite a mano, ben curate e precise. Indossata la muta si presenta con un taglio conformante, con richiamo elastico in vita interno, che non compromette la vestibilità ed agevola la facilità dei movimenti, evitando anche l’abbondanza di tessuto che, in acqua, produrrebbe pieghe, compromettendo l’idrodinamicità.
Tecnicamente la muta stagna rispetta i canoni dell’attrezzatura DIR/Hogartiana, con cerniera anteriore diagonale sternale metallica, con patta di protezione in Nylon che consente una vestizione in piena autonomia e, grazie proprio alla cerniera frontale sternale, abbinata al busto telescopico con bretelle elastiche, facilita l’inserimento della testa e delle braccia. I polsini ed il collo sono isolati da efficaci guarnizioni in lattice. E' fornita di due utili e capienti tasche in Cordura, posizionate esternamente alle cosce con chiusura a velcro. Monta una serie di valvole Si Tech di ultima generazione. Sul petto è presente la valvola ruotante di carico a bassa pressione mentre, sul braccio sinistro, in posizione efficace per lo scarico e facilmente raggiungibile per le regolazioni, è montata la valvola di scarico automatica.

Conclusioni
Un buon prodotto, “made in italy”, curato e soprattutto con un servizio post vendita all'altezza, se non meglio, dei marchi più blasonati che, a volte, non hanno né quella velocità di "restituzione" che da loro ci si aspetterebbe, né l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Attualmente, presso l’associazione a cui aderisco in qualità di dirigente ed istruttore, il Legnago Sub, molti subacquei, di tutti i livelli, dai ricreativi ai tecnici, posseggono le mute Gravity Zero e tutti ne sono davvero entusiasti.

Grazie all'ottima esperienza che ho con le mute GZ di Fabrizio rispetterò il vecchio detto “non c’è due senza tre”.

Luca Falamischia
Legnago Sub
Istruttore FIPSAS/CMAS
ITAF00M101000264

venerdì 14 gennaio 2011

Recensione muta stagna trilaminato TXT RANGER FZ by Riccardo Giannini


Senza dubbio l'impatto visivo la fa da padrone, la muta si presenta elegante, dinamica e non costrittiva; Secondo me un importante dato riguardante l'impatto visivo è la monocromia nera, che a detta di molti conferisce al subacqueo un immagine maggiormente seria e professionale.

Molto comoda per questo modello è anche la cerniera in gomma, la quale necessita di una minor e più rapida manutenzione;
Utilissime anche le tasche, ampie, facilmente svuotabili, anche se io personalmente trovo più agevole lavorare con quelle del GAV, ma in caso di sacco posteriore diventerebbero indispensabili.
Le valvole, classiche SI-Tech facilitano un eventuale sostituzione pezzi per manutenzione, in quanto facilmente reperibili sul mercato.
Positivi anche i calzari in neoprene, con il laccio regolabile che aiuta la camminata, che riducono rispetto al resto della muta la dispersione del calore permettendo anche a basse temperature di utilizzare un calzino di spugna senza incorrere in problemi di geloni...
Una nota negativa va sulla suola utilizzata sui calzari di questo modello, la quale subisce troppo lo svuotamento d'aria rischiando la rottura del neoprene e non gestendo bene il laccio o la molla della pinna che viene applicata.
Un altra difficoltà che personalmente ho trovato è stata l'eccessiva lunghezza della cerniera che crea problemi in caso di uso della cintura dei pesi; è infatti complesso riuscire a mettere la cintura al di sotto della cerniera per evitare che all'aumento della pressione esterna si pieghi la stessa.

Personalmente faccio immersioni ricreative con primaria finalità scattare foto di soggetti e ambienti marini; La muta la uso indistintamente in tutte le stagioni variando solo l'abbigliamento vestito, infatti con acqua a temperatura superiore ai 25 gradi indosso esclusivamente una maglia tecnica a manica corta e pantalone tecnico leggero, giusto per gestire la sudorazione; nella stagione intermedia oltre il vestiario sopraindicato indosso un orsetto mares sui 100grammi, mentre nella stagione più rigida o in caso di immersioni profonde dove l'acqua comunque oscilla dai 17 ai 12 gradi utilizzo un orsetto seamann da 490 grammi.
La muta si è sempre ben comportata anche a pressioni di 7 BAR e per merito delle protezioni in cordura non si è mai lesionata nei lunghi appostamenti sulla roccia in attesa dello scatto ottimale.

venerdì 30 aprile 2010

Muta Stagna: 4 foto basilari per la scelta di Andrea Neri

Andrea Neri con la collaborazione di Gil Consorti ci offre con 4 scatti delle indicazioni fondamentali nella selezione della giusta vestibilità di una muta stagna.

"Nella scelta della muta stagna è fondamentale che il modello selezionato permetta l'esecuzione dei quattro movimenti illustrati nelle foto".