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venerdì 8 luglio 2011

Seahorse II Military by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

SEATEC SEAHORSE II MILITARY EDITION
distribuito da
GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment
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DISPONIBILE NELLE SEGUENTI MISURE:
SMALL - MEDIUM - LARGE
VERFICARE DISPONIBILITA' PRIMA DELL'ORDINE
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Giubbetto equilibratore militare. Versione all black come da dotazione NAVY SEALs. Un Jacket militare USA con costruzione doppio sacco in cordura 1000 USA. Un' imbracatura essenziale ed imbottita con anelli inox posizionati per favorire il trasporto di equipaggiamenti pesanti.
La configurazione normalmente adottata prevede anche bombole di fase ed una serie di accessori quali lampada e reel. Ovviamente ognuno è libero di configurare come crede il proprio equipaggiamento grazie alla presenza di 4 anelli a D in acciaio sull’imbrago.

La sacca posteriore è a “ferro di cavallo” in cordura e sacca interna in poliuretano.
La sacca non presenta elastici in quanto la filosofia costruttiva della SEATEC li ritiene inutili.

  • In caso di foratura della camera gli elastici causerebbero uno gonfiaggio rapido e conseguente perdita d’assetto
  • La movimentazione della massa di gas all’interno della camera non avrebbe piena libertà di movimento
La spinta di 18 Kg del Seahorse risponde alle esigenze di idrodinamicità e snellezza dell’insieme, aspetti prioritari nella configurazione dell'equipaggiamento.
Sempre di vitale importanza selezionare la giusta “pesata” per evitare di portarsi dietro kg in eccesso e ricorrere ad un impiego intensivo del jacket. Corretta pesata, corretto assetto sono fattori chiave per condurre immersioni sicure e confortevoli. 
  • Esterno in cordura 1000 con spalmatura all’interno
  • Camera d’aria in poliuretano a forte spessore
  • Cerniera superiore per facile ispezione della camera
  • Inflator made in USA a pistone estremamente potente
  • Niente scarico rapido nel corrugato per evitare possibili rotture da trazione
  • Scarico rapido montato a sx in basso verso il subacqueo
  • Rete drenaggio acqua nella parte bassa del SEAHORSE



Lo scarico rapido a trazione è posizionato sul lato sx in basso verso il subacqueo in modo da essere raggiungibile anche indossando un bibombola: la valvola è sempre a portata di mano e senza ostacoli.
A secco il SEATEC SEAHORSE si presenta in colorazione nera e con una struttura robusta e spartana. Il tutto nero viene vivacizzato dalla presenza del logo SEATEC sul fianco della sacca. Non dimentichiamo che SEATEC lavora come fornitore di materiale militare per la US NAVY e quindi la tendenza al tutto nero è consuetudine.  Il sacco esterno si asciuga rapidamente e si mantiene sempre molto flessibile grazie alla qualità dei materiali impiegati.
In immersione l’equilibrio è perfetto e la precisione dei comandi agevola le operazioni di controllo dell’assetto. La sensazione di libertà provata è notevole.
Con il bibombola il SEATEC SEAHORSE si mantiene aderente al subacqueo; con il monobombola la sacca tende ad “abbracciare” la bombola.
In entrambi i casi la sensazione è piacevolissima: sembra di essere appesi all’imbrago, senza trazioni e con un assetto in acqua che tende all’orizzontale favorendo tutte le fasi dell’immersione.
Un validissimo prodotto sia per l’approccio tecnico sia per il subacqueo che desidera grande libertà di movimento.

giovedì 7 luglio 2011

Computer Subacqueo COCHRAN EMC-20H - Trimix by GRAVITY ZERO

Computer Subacqueo COCHRAN EMC-20H in configurazione Trimix, Heliox.

Computer per immersioni tecniche.

Gestione brevettata del cambio gas in immersione con algoritmo avanzato direttamente derivato da studi della US NAVY.

Algoritmo Haldane modificato versione EMC-20H "Environmental Microbubble Consciousness 20 Halftime Tissue Compartments"

Ben 20 tessuti campionati (2.5 min a 635 min)

Operatività 130 metri di profondità.

Gestione di:

Aria, EANx, Trimix, Heliox

3 differenti FO2 nella stessa immersione

Il COCHRAN EMC-20H è il computer da immersione piu' semplice ed intuitivo da leggere sul mercato persino per un principiante. L'ergonomia d'uso e' stata uno dei criteri guida nella progettazione.

Tanto semplice da poter essere impiegato appena estratto dalla confezione:

cifre grandi e facili da leggere e interpretare;
allarmi acustici chari.

L'intelligenza artificiale del COCHRAN EMC-20H gestisce comunque ben altro.

Il COCHRAN EMC-20H ha un algoritmo autoadattante

al vostro personale stile d'immersione,
alle condizioni ambientali,
è facilmente programmabile per consentirvi un elevatissimo grado di personalizzazione.

Inoltre la capacità di memorizzazione dei dati è tanto elevata da rendere il Commander una sorta di "scatola nera" delle vostre immersioni.

Un campionamento dati immersione ad intervalli di 1 secondo rende il Commander una macchina unica per prestazioni.

Certificazione CE e ISO 9000 completano il quadro di questa fuoriserie dei computer da immersione.

Quick Cam Inox by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment



Fibbia fermabombola in acciaio inox nello spessore di 3 mm.
Se avete paura che la fibbia tradizionale in tecnopolimero possa essere soggetta a rottura allora la Quick Cam Inox fa al caso vostro.

martedì 5 luglio 2011

ADV Military Woodland by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

GZ ADV CAMO MILITARY EDITION
distribuito da
GRAVITY ZERO - Tactical & Military Gear
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DISPONIBILE NELLE SEGUENTI MISURE:
SMALL / MEDIUM e LARGE / XLARGE
VERIFICARE DISPONIBILITA' PRIMA DELL'ORDINE
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Giubbetto equilibratore militare. Versione all black . Un Jacket militare USA con costruzione doppio sacco in cordura 1000 . Un' imbracatura essenziale ed imbottita con anelli inox posizionati per favorire il trasporto di equipaggiamenti pesanti.

GZero ADV Military è un compensatore d'assetto specificamente disegnato per le misure di bombole europee (normalmente acciaio Faber).
Il GAV è concepito per eccedere le più rigide specifiche militari.
La spinta totale è di  200 N (secondo CE EN1809). GZero ADV Military è la soluzione per chi desidera una configurazione estremamente flessibile.
Non solo un prodotto per militari ma un jacket per tutti.
Una vestibilità eccezionale grazie alla costruzione doppia camera ed al design tridimensionale.
Cerniera d'ispezione della camera d'aria protetta.
Una culla di allocazione per montaggio veloce e facile.
Rinforzi in corrispondenza dell'attacco del corrugato e della valvola di scarico rapido.
Protezione sotto la cerniera.
Camera d'aria in PU 0.35 rinforzato .
Cordino spesso per agire sulla valvola di scarico.
Power inflator a pistone.
Esterno in Cordura DuPont 1000 con finitura Woodland con certificato d'origine.
Fastex da 50 mm e fascia tessile ad altissima resistenza.
Fascione ventrale regolabile.
Ampie tasche con chiusura velcro.
Quattro anelli a D inox da 50 mm posizionati strategicamente per poter agganciare tutto il necessario ma senza essere di impaccio in nessuna situazione.
Passanti per fruste di servizio.
Schienalino imbottito ad assorbimento acqua neutro.
Prodotto in due taglie: Small-Medium Large e Medium Large-Extra Large 



domenica 3 luglio 2011

Frameless Mask by GRAVITY ZERO - Technical Diving Equipment

Frameless Mask
Ampio campo visivo: 120°
Ridotto volume interno.
Assenza di telaio per una perfetta adattabilità a differenti profili facciali.
Cristallo temperato e silicone nero anallergico.






venerdì 1 luglio 2011

GRAVITY ZERO CONSULTING

La mission della GRAVITY ZERO CONSULTING non è circoscritta alla realizzazione e commercializzazione di nuovi prodotti ma si estende ai servizi di consulenza per aziende che intendono realizzare prodotti innovativi (Know How)o desiderano consulenza di marketing. 

La GRAVITY ZERO CONSULTING si avvale dei seguenti collaboratori:
  • Dr.ssa Laura Vernotico - Medico Sportivo e Medico Iperbarico: consulenze mediche legate all'attività subacquea e procedure decompressive; analisi di incidenti subacquei per CTP.
  • Salvatore Franco - ex Altofondalista della SAIPEM con ultra ventennale esperienza di lavori subacquei effettuati con svariate tecniche d'intervento: consulenza per impianti lavoro subacqueo e relative attrezzature da cantiere; analisi di incidenti subacquei in ambiente lavorativo per CTP.
  • Ing. Giovanni Mangraviti - Ingegnere elettronico: consulenza tecnica in merito ad equipaggiamenti subacquei ed analisi in ambito di incidenti subacquei per CTP.
  • Gianluca Sciorilli - ESIM SERVICE H3 - esperto di sicurezza a 360°: consulenza in merito a tutte le problematiche connesse alla messa in sicurezza di aziende offshore e preventiva analisi dei rischi. 
  • Dr Riccardo Flora - Dottore Commercialista: aspetti fiscali e trattamento personale.

mercoledì 30 giugno 2010

US NAVY : dalle tabelle al computer da immersione a cura di Fabrizio Pirrello

E’ trascorso più di un quarto di secolo da quando, nel lontano 1970, i Navy SEAL's, l'unità subacquea della US NAVY, introdussero due innovazioni nelle immersioni militari: l’autorespiratore a circuito chiuso completamente controllato da computer e il Dry Deck Shelter, una sorta di garage subacqueo applicato sul ponte dei sommergibili nucleari per ospitare un veicolo subacqueo SDV (SEAL delivery vehicle), impiegato per operazioni subacquee estremamente lunghe che obbligavano i SEAL’s a lunghissime decompressioni. Il rebreather consentiva il mantenimento della PO2 costante a 0,7 ATA indipendentemente dalla profondità ed aveva esteso enormemente le possibilità d’intervento subacqueo dei SEAL’s incrementando i tempi di permanenza in immersione. L'uso di mezzi di trasporto a medio raggio estendeva ulteriormente le possibilità operative dei SEAL’s. Ma l’estensione dei limiti operativi comportava lunghissime soste di decompressione.

Le soste venivano calcolate attraverso le Standard Navy Air Decompression Tables.

Nel 1978 la Navy Experimental Diving Unit (NEDU) comincia le sperimentazioni per la realizzazione di un computer da decompressione specifico per la US Navy. Obiettivo: costruire un algoritmo quanto più aderente possibile alle cognizioni dell’epoca in materia di teoria cinetica dei gas ed alle reali condizioni d’impiego. Ultimato l’algoritmo iniziarono le sperimentazioni per verificare che lo stesso fosse sicuro. Uno dei primi verificatori delle tabelle decompressive (con PO2 costante) fu il Cap. Ed Thalmann, Senior Medical Officer del NEDU. Dal 1981, CAPT Thalmann supervisionò centinaia di sperimentazioni che condussero allo sviluppo delle tabelle. Terminato lo sviluppo di queste e ricevuta l’approvazione della US Navy, il modello matematico era pronto per essere trasferito in un computer da immersione.

Molti dei prototipi costruiti nei laboratori della US Navy si dimostrarono non affidabili e si giunse alla conclusione che occorreva commissionare all’esterno il computer con il modello elaborato dalla US Navy.



In quel periodo i SEAL’s avanzarono ulteriori richieste: l’algoritmo doveva considerare anche l’impiego di miscele respiratorie diverse nella medesima immersione.



Il CAPT Thalmann ed i suoi colleghi al NEDU iniziarono quindi gli studi per adattare le tabelle US Navy Standard per Aria all’uso di miscele Nitrox. Le ricerche del CAPT Thalmann continuarono presso il Naval Medical Research Institute (NMRI). Il NMRI sviluppò un modello secondo un nuovo approccio definito “probabilistic model”. Dall’approccio Haldaniano del CAPT Thalmann si passava al modello probabilistico del NMRI. Bisognava individuare e ridurre la percentuale di rischio accettabile.

Tuttavia il nuovo approccio dimostrò che gli incidenti aumentavano se le condizioni dell’immersione si discostavano molto dallo standard. Nel 1990 gli studi del Decompression Computer per la US Navy furono condotti dal Naval Special Warfare Biomedical Research Program. Solo nel 1993 gli studi e le sperimentazioni produssero risultati accettabili, ma le nuove tabelle mostravano limiti anche più conservativi rispetto alle tabelle ad aria della US Navy per raggiungere quel risultato, mentre i SEAL’s avevano richiesto un algoritmo che consentisse loro decompressioni più brevi e non più lunghe...

Gli studi sembrarono aver raggiunto una impasse e subirono una lunga battuta d’arresto nei risultati.



Le ricerche comunque proseguirono sul modello del CAPT Thalmann, già impiegato per generare le tabelle per il mixed-gas rebreather impiegato dalla US Navy.

Il modello calcolava la decompressione ad aria e per PO2 costante di 0,7 ATA in una miscela nitrox. Le tabelle generate da questo modello erano in qualche caso più conservative delle US Navy Standard, ma per immersioni più profonde fornivano tempi di non decompressione più ampi. La US Navy stabilì che il modello decompressivo definitivo su cui basarsi era proprio quello di Thalmann (chiamato VVAL18).



Fu aperta una gara d’appalto per la costruzione del computer in cui introdurre l’algoritmo prescelto e questa fu vinta dalla Cochran Consulting Company, il cui prodotto fu il Cochran Commander.

La prima macchina arrivò al NEDU per i collaudi nel 1996. I test del NEDU, guidati dal CAPT Dave Southerland, rivelarono alcuni errori che furono corretti e nel Gennaio 1998 il NEDU dichiarò il Cochran NAVY pronto per i test sul campo nell’ambito dei SDV teams.

Ulteriori migliorie furono apportate ai computer per meglio rispondere alle esigenze operative dei SEAL’s (per impiego di aria o nitrox e con rebreather).

Il 20 Octobre 2000, il NEDU sostenne l’approvazione del Cochran Navy per l’inserimento nell’equipaggiamento standard dei SEAL’s. Un anno dopo il Supervisor of Diving and Salvage for the U.S. Navy autorizzò l’impiego del computer da parte delle unità SEAL’s.

La prima immersione operativa militare con il Commander Navy risale a 31 Gennaio 2001 nelle acque di Barber’s Point (Hawaii). Sebbene il Cochran NAVY sia il computer da decompressione con l’algoritmo più aggressivo nelle immersioni che non richiedono tappe di decompressione, la sicurezza dell’operatore è sempre al primo posto. Prima di tutto il computer parte dal presupposto che il sommozzatore respiri una miscela con il contenuto più alto possibile di N2 in relazione alla profondità d’impiego; ciò non avviene nella maggior parte dei casi proprio in funzione dell’adozione di miscele e apparati di respirazione più efficienti. In secondo luogo, i SEAL’s effettuano immersioni di gruppo, ed il profilo di decompressione seguito è sempre il più penalizzante visualizzato da ogni componente il team. Le procedure d’immersione seguite sono ovviamente mirate a garantire la massima sicurezza d’impiego.

Il Cochran NAVY non prevedeva l’impiego di miscele trimix o heliox. I NAVY SEALs avanzarono la richiesta di un algoritmo che tenesse conto della possibilità di utilizzare anche miscele a base di elio per specifiche missioni condotte in profondità.

La più recente evoluzione del Cochran NAVY è il nuovo EMC-20H Low Mu, un computer da immersione compatibile con miscele Trimix ed Heliox che adotta il recente algoritmo codificato come Cochran Environmental & Microbubble Cognizant basato su 20 compartimenti. L’unità si caratterizza per la bassissima segnatura magnetica. Il computer EMC 20H Low Mu eccede le specifiche militari richieste per i teams impegnati in operazioni di sminamento. Il prodotto è stato concepito per essere impiegato nelle più disparate condizioni d’immersione con un occhio di riguardo a quelle che sono le specifiche d’impiego militare (retroilluminazione tattica, funzione scatola nera, ecc.).



L’EMC-20H Low Mu è dotato del Touch Contact Programming e di alimentazione con batterie Lithium per incrementare l’affidabilità, la versatilità e la durata del ciclo di vita delle batterie. "Quando la versione civile EMC-20H è stata testate ed approvata da svariate marine militari, abbiamo ricevuto la richiesta di ridurre la segnatura magnetica dell’unità " dice Mike Cochran, Presidente e CEO della Cochran Undersea Technology. "L’EMC 20H Low Mu è la medesima versione robusta, affidabile del EMC 20H per impiego civile ma adotta una serie di materiali che rendono il computer amagnetico come richiesto dalle applicazioni militari. Questa innovazione sarà sicuramente di grande interesse per vari reparti speciali"



L’EMC-20H Low Mu va a sostituire il NAVY VVAL 18, al quale aggiunge tutte le caratteristiche di flessibilità d’impiego e di facilità d’uso della versione civile EMC.









lunedì 31 maggio 2010

Tactical News Magazine by Fabrizio Pirrello


Tactical News Magazine, la prima rivista italiana a diffusione nazionale dedicata interamente al mondo del Mil Sim, (Military simulation) Law enforcement e militaria : Edita dalla Corno editore, TNM si avvale di uno staff giornalistico altamente qualificato e di collaboratori esterni tra cui : ex operatori delle Forze speciali, Military and security advisor e istruttori di survival.
Tactical offrirà al lettore la possibilità di documentarsi attraverso :

-Dettagliate recensioni su equipaggiamenti

- Recensioni e Test effettuati su armi vere

-Recensioni e Test effettuate su AEG ( air elecrtic gun )

- Rubriche dedicate alle varie tecniche di combattimento
armato.

- Rubriche dedicate a procedure tattiche e operative in
ambito della sicurezza

- Rubriche dedicate a storie reali di operatori e ex operatori.

-Rubriche dedicate ai Corpi Speciali

-Rubriche con dettagliate schede tecniche di mezzi pesanti

- Rubriche dedicate al Mil Sim ( disciplina, diretta discendente dell’ormai consolidato e sempre apprezzato "soft air "che consente simulazioni molto realistiche con un approccio militare pari a quello reale)

e molto altro.......

L'aspetto grafico curato da professionisti del settore occuperà un ruolo determinate nello stile di TNM, facendo da cornice ad un taglio giornalistico tecnico ma al contempo semplice ed essenziale che renderà TNM strumento di informazione indispensabile per tutti gli appassionati di questo mondo in continua evoluzione.

sabato 8 maggio 2010

Indumenti protettivi per operazioni anfibie by GRAVITY ZERO - Tactical & Military Gear by Fabrizio Pirrello

Qualche anno fa pubblicai un articolo su un progetto di muta per operazioni anfibie che oggi ripropongo. Non si tratta di un revival ma della presentazione della nuova creatura della GRAVITY ZERO - Tactical & Military Gear, una muta stagna traspirante, leggera ed innovativa realizzata appositamente per le operazioni anfibie.

UNA MUTA "INTELLIGENTE" PER I SE.A.L.s

Nell'arco di qualche anno i SE.A.L.s riceveranno le nuove mute "Wet-And-Dry"

Intervista a: Quoc Truong, direttore del progetto “Wet-and-Dry”
a cura di Fabrizio Pirrello



Probabilmente assisteremo nel prossimo futuro ad una importante innovazione nel settore delle mute da immersione. Probabile che, ancora una volta, il settore sportivo possa avvantaggiarsi dei notevoli investimenti in tecnologia produttiva e ricerca effettuati in ambito militare.
I ricercatori dello U.S. Army Soldier and Biological Chemical Command (S.B.C.COM.) presso il Soldier Systems Center di Natick, annunciano che nel giro di qualche anno rivoluzionarie mute "intelligenti" equipaggeranno i SE.A.L.s della U.S. Navy. I test preliminari delle mute, programmati per aver inizio in aprile ed aventi una durata di circa ventuno mesi, saranno condotti presso la Coastal System Station della U.S. Navy localizzata a Panama City in Florida ed all'interno dell'S.B.C.COM.
Oggi le mute "bagnate" in uso presso i SE.A.L.s vengono generalmente indossate nel corso delle fasi subacquee di infiltrazione ed esfiltrazione/estrazione di un intervento. Queste possono presentare una pesantezza variabile (la temperatura dell'acqua determinerà la muta da impiegarsi). Dopo aver nuotato verso la costa i SE.A.L.s si disfano delle loro mute "bagnate" per indossare il vestiario appropriato per eseguire la fase terrestre dell'operazione.
Qualora il piano contempli il rientro nelle acque dalle quali gli operatori hanno condotto l'inserzione onde eseguire la fase di esfiltrazione, le mute vengono occultate in un luogo sicuro in prossimità della costa. Terminata la fase terrestre dell'operazione e raggiunto il luogo ove le mute sono state nascoste, i SE.A.L.s svestono le loro tute da combattimento per indossare nuovamente il vestiario subacqueo.
La necessità del cambio di vestiario è stata sempre accettata malvolentieri dai SE.A.L.s quale aspetto rischioso ma necessario del lavoro. Il tempo necessario per il cambio del vestiario si traduce in opportunità per il nemico di individuare la posizione del team. La necessità del cambio uniformi significa inoltre che gli operatori sono costretti a trasportare il peso addizionale delle tute da combattimento a terra durante la fase di avvicinamento alla linea costiera.
I membri della comunità SE.A.L sono ansiosi di testare le nuove mute "bagnate" poiché queste gli consentiranno di indossare un singolo capo concepito per essere utilizzato nel corso di tutte le fasi di un’operazione: inserzione, infiltrazione, compiti presso l'obiettivo, esfiltrazione ed estrazione.
Gli stessi operatori stanno assumendo un ruolo attivo nello sviluppare il design per la nuova muta.
La muta "bagnata" sarà costituita da tre strati di materiale. Lo strato intermedio è costituito da una speciale membrana avente una struttura sensibile alle variazioni di temperatura. In ambienti a temperatura variabile la struttura molecolare di questa membrana comincia a mutare. In presenza di ambienti caldi la struttura molecolare diviene maggiormente aperta, permettendo ad una quantità maggiore di calore corporeo e di sudore di dissiparsi attraverso il tessuto. Al contrario, quando la temperatura ambientale scende al di sotto di quella necessaria al passaggio di stato, le molecole del tessuto si aggregano intrappolando il calore contro il corpo.
La muta ha una struttura composta da tessuto laminato con un guscio esterno; una membrana a polimeri sagomata, ed un tessuto foderante. Tanto il guscio esterno quanto il materiale foderante proteggono la sottile membrana a polimeri compresa fra entrambi.

La richiesta specifica da parte della U.S. Navy: costruire un nuovo materiale per fornire ai nuotatori una adeguata protezione termica quando la temperatura delle acque varia tra i 12 ed i 18°C. Una volta che questi avranno raggiunto la terra ferma, a contatto con l'aria aperta, ed in presenza di temperature comprese tra i 18 e gli 27°C, la membrana si allargherà permettendo al calore corporeo di evaporare attraverso il tessuto. Così facendo, gli operatori saranno in grado di indossare la muta anche nel corso della fase terrestre dell'operazione.
TEST PRELIMINARI
Test preliminari sono stati condotti nel Simulatore Idro-Ambientale dello U.S. Navy Clothing and Textile Research Facility (N.C.T.R.F.) di Natick. Nel corso di tali test, ai quali sono stati sottoposti dei volontari, le mute sono state testate al fine di verificare le loro capacità di impermeabilità ponendo le basi per le successive ricerche riguardanti confort e capacità termiche. Nel corso delle prove un manichino munito di sensori termici e completamente equipaggiato è stato impiegato nei test subacquei riferiti a temperatura ambientale, pressione idrostatica, e la potenza ed altezza delle onde all' interno del simulatore del N.C.T.R.F.
La muta a tre strati presenta un "guscio" esterno costituito da un tessuto altamente flessibile (simile allo Spandura), ed uno strato interno soffice e fino. Fatta eccezione per la membrana attiva interna tanto i tessuti che costituiscono lo strato esterno quanto il materiale a contatto con la pelle dell'operatore potranno esser soggetti a cambiamento.
Il design finale non è ancora stato stabilito. Diverse opzioni riguardanti guanti, stivaletti, e probabilmente un cappuccio rimuovibili sono state considerate.
CONFORT: FATTORE CHIAVE
Un ex SE.A.L. ha dichiarato ad Armed Forces Journal International che la fodera interna della muta sarà un elemento di importanza fondamentale. Le mute attualmente in uso, sfregando contro ascelle, inguine, e nell'interno delle ginocchia finiscono per irritare tali zone del corpo. "Per lo strato a contatto con l'epidermide possibile l’impiego di una fodera in materiale soffice (Polartec®?).
Ulteriore problema con il quale i SE.A.L.s si trovano spesso a fare i conti è costituito dall'effetto dell'urina all'interno delle mute. Poiché le nuove tute saranno indossate nel corso di operazioni prolungate, esse sono state munite di chiusure lampo le quali si estendono dalla spalla all'inguine. La lampo permetterà all'operatore di orinare quando si troverà fuori dall'acqua. Se un SE.A.L. sarà costretto ad urinare nella muta, saprà che la struttura della stessa non verrà comunque intaccata dall'acido presente all'interno dell'urina.
Allo stesso modo, lo strato esterno sarà inattaccabile da petrolio, gasolio ed altri agenti contaminanti facilmente presenti in porti ed altri specchi d'acqua semichiusi .
Nonostante i suoi tre strati, la nuova muta sarà più leggera e meno ingombrante quando riposta rispetto alle attuali mute.
In meno di due anni si prevede di arrivare ad una versione definitiva della Wet-and-Dry. E se tutto procederà come previsto, i SE.A.L.s della U.S. Navy verranno equipaggiati con mute dell'ultima generazione che li porteranno dalle acque fino all'obiettivo terrestre e nuovamente in mare per il ritorno verso casa.


Sulla mia scrivania la muta appare leggerissima


Con il vecchio articolo di sfondo sul monitor
Particolare del polsino stagno

Particolare del calzare integrato appositamente disegnato per essere indossato con gli Anfibi Operativi


Particolare della chiusura al collo realizzata per consentire anche eccellente ventilazione nelle fasi delle operazioni anfibie


Cerniera anteriore per vestizione autonoma

Piegata rende l'idea dell'ingombro

Tuta operativa e computer COCHRAN


Computer COCHRAN in versione amagnetica per differenti tipologie di intervento operativo

Gli speciali anfibi operativi da abbinare


Anfibi leggeri, auto-drenanti, anti perforazione, con plantare rimovibile ad alta aderenza su fondi scivolosi


Tenuta operativa da operazioni anfibie e relativa sacca di trasporto


Tenuta operativa da operazioni anfibie


Tenuta operativa da operazioni anfibie


GRAVITY ZERO - Tactical & Military Gear

www.gravityzero.it

www.cochran.it